domenica 21 settembre 2014

L'inizio:parte seconda del 14 settembre

Già, come sarà.
Ce lo chiediamo mentre entriamo nel portone di quella che sembra una palazzina, prima di tenerci le mascelle a vicenda per non farle cadere dallo stupore.
La situazione non è favorevole, no è proprio quel che si dice una botta di culo.Oltre la porta si apre una scala in legno, inserita in un ingresso arredato, che conduce ad appartamenti open space su tre piani.A noi tocca l'ultimo, e a me vengono affidate le chiavi, forse per via della barba bianca.Ad ogni modo, il prete ci mostra una camera matrimoniale per la coppia, con bagno privato e TV a schermo piatto, valore stimato, se fosse un albergo, almeno 60 eurozzi a nottata.Per noi tre che rimaniamo, c'è a disposizione tutto il resto della casa con altro bagno privato, set asciugamani, cucina di quelle che si vedono sui programmi di settore, altra camera con due letti e altri due spazi con altrettanti divani dove dormire.Prima di rimontarci la mascella riusciamo a chiedere quanto dobbiamo.
Nulla, il prete si presenta con solo un'agenda bianca e ci chiede solo di lasciare un pensiero scritto.
OK, dopo aver ringraziato in tutte le lingue conosciute, compreso italiano dato che ha lavorato in vaticano, pensiamo di uscire per mangiare qualcosa e una birra.
Cerchiamo di non far tardi dato che il giorno dopo abbiamo il treno che ci porta a SJPDP.Previsione errata, al rientro il prete ci nota sotto l'ingresso e, dalla sua finestra, ci fa segno di raggiungerlo per fare due chiacchiere.
Abbigliamento del sacerdote: mutandoni in cotone bianchi, calzini neri al ginocchio e camicia d'ordinanza bianca.
Ma che siamo in una candid camera?
No, è un prete sui generis, con tavolo pieno di bottiglie di vino e liquori che ci offre mentre si accende una sigaretta.
Molto bene, dovrò rivedere il mio concetto sui preti, dato che parliamo di tutto mentre beviamo e mangiamo un pezzo di parmigiano portato da Luca ( il nonno si è preoccupato per la sua salute).
Insomma, alla fine ci propone di dire un Padre Nostro nella camera della casa dove c'è un piccolo altare e un tabernacolo.
Accettiamo, perché ci è stato chiesto dall'uomo e non imposto dal sacerdote.
Dopo, tutti a nanna perché domani il treno è alle 7,15.
Certo certo, andrà proprio così, si si, sicuro eh!

Nessun commento: