Insomma pare che il tempo sia giunto.A lavoro mi hanno concesso le ferie necessarie per completare questa camminata iniziata l'anno scorso.Non ho avuto molto preavviso, anzi, ho corso il rischio di non poter riprendere a maggio come avevo programmato e di spostare il tutto a settembre ma, evidentemente, le tanto vituperate congiunzioni astrali, questa volta si sono congiunte bene e quindi parto il sedici di maggio, con arrivo previsto a Burgos nel tardo pomeriggio, dopo esser sceso a Madrid e, da lì, preso l'autobus che mi porterà nella città del Cid.
Inizierò a camminare il giorno dopo, che sarà domenica e dovrò ricordarmelo, quantomeno per fare due acquisti di cibarie che torneranno utili lungo la prima tappa.Mentre scrivo, sento i preparativi della mia MV all'interno della mia testa, in questi mesi si è allenata molto e presumo che mi farà compagnia come e più dell'anno scorso.Ho praticamente già il terrore di dimenticare saponette ovunque e, questa volta, non avrò Francesca a dispensare bagnoschiuma a destra e manca.
Appena saputo della possibilità di partire e dopo aver acquistato i biglietti, ho avvertito il portoghese che ci vedremo nel posto dove lui ha lasciato l'anno scorso.Avrò cinque giorni per arrivarci e questo è uno dei motivi per cui ho deciso di partire a maggio.L'altro è che almeno posso vedere una stagione diversa e arrivare all'oceano quando sarà già giugno, così potrò fare il bagno senza spostare iceberg e foche leopardo.
Questa volta avrò due conchiglie.Una, dell'anno scorso, con i nomi della mia famiglia e dei miei amici scritti sopra, l'altra avrà i nomi delle persone che ho conosciuto in quei primi trecento chilometri.
Ok, va bene, d'accordo, fin qui le cose tecniche.E le sensazioni?
Sono varie, vanno dalla malinconia all'euforia, dalla calma alla preoccupazione, dal voler partire e dal non farlo.Incredibilmente.
Mi sembra di aver letto un libro bellissimo, di non volerlo finire per paura che il finale non sia all'altezza dei primi capitoli e, allo stesso tempo, di non vedere l'ora di finirlo per la curiosità che anima da sempre l'animo umano a voler scoprire cose nuove.
In questi giorni che precedono la partenza non ho fatto allenamenti particolari, ho già messo in conto andature claudicanti alla dottor House a fine tappa.
In questi giorni che precedono la partenza, quando sono a letto, cerco di immaginare a come sarà, a quanto dovrò camminare per arrivare all'oceano, e al fatto che spero di incontrare persone come quelle dell'anno passato.
Ogni volta che chiudo gli occhi, immagino una cosa diversa, allora mi dico che tutto quello che immagino sarà diverso da quello che vivrò.
Si, sarà indubbiamente così.
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